Norcia
NORCIA
A meno di 100 km dal capoluogo umbro il pianoro di origine tettonica di Nocera ospita 4567 abitanti. Esso sorge tra la Valnerina e i Monti Sibillini. La prima è una stretta valle fluviale mentre i secondi sono una zona montuosa di origine tettonica caratterizzata da vette in grado di raggiungere e superare i 2000 metri di altezza: infatti il comune vanta della presenza di due realtà diverse ma allo stesso tempo vicine.
Essa venne danneggiata a causa di scosse sismiche nel 2016, divise in tre episodi che provocarono la resa al suolo della navata centrale e del campanile della Basilica di San Benedetto; oltre al crollo dei tetti della Concattedrale di Santa Maria Argentea e delle chiese di San Francesco e di Sant’Agostino.
La tradizione della prima basilica citata vuole che sia stata costruita sui resti della casa natale di San Benedetto ma più probabilmente nello stesso luogo sorgeva una basilica di epoca romana andata successivamente distrutta. Dell’edificio rimangono però solo la facciata gotica, l’abside e il transetto.
La cattedrale di Santa Maria Argentea perse invece il tetto e parte della facciata ma contiene ancora oggi opere di autori fiamminghi e un trittico murario del XVI secolo di Francesco Sparapane.
I sapori più tradizionali di Norcia sono salumi e formaggi, lavorati nelle norcinerie: botteghe che prendono il nome dal luogo di nascita in cui vengono trattate le carni di maiale secondo le antiche tradizioni.
Più pregiati sono invece i tartufi a cui è dedicata anche la Festa dei tartufi che ha luogo i primi mesi dell’anno. In particolare si presta attenzione a tartufo nero, detto anche Tartufo di Norcia (uno di quelli più ambiti) il cui prezzo medio al kg si aggira sui 1200 euro.

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